sabato 31 agosto 2013

parte l'Hungry tour campagnolo 2013/14 ! (dalla settimana prossima)

Inutile, c'è poco da fare, non siamo un gruppo estivo.

Tutti in panciolle, in giro con le famiglie, a curare l'orto o grattarsi i maroni in piscina. L'estate è roba da giovani e noi, modestamente, non li siamo (c'è persino chi dice che non li siamo mai stati.....malelingue)...

E i locali -e organizzatori vari- lo sanno.....: fatto sta che in due giorni il nostro adorato tributo al nostro adorato Boss ha ricevuto alcune richieste (non tutte accoglibili...si sa...siamo vecchi)....

Ma è bello. E' bello sapere che c'è chi apprezza la tua musica (che poi è la Sua), c'è chi si diverte, chi canta e beve mentre tu sei lì a sudare come un vitello Fender e cercare di evitare -riuscendoci quasi sempre, forse...- il patetismo del rocker di provincia ultraquarantenne.....

E così, prima dell'evento alla Montagnola (imperdibile soprattutto per meriti non nostri....: il cibo il Vino!, l'ambiente meraviglioso) si andrà a fare quattro, ma anche cinque note a una splendida festa della Birra a Pontecurone (sulla pagina FB degli HH i dettagli a breve)

Poi tra settembre e novembre già altri tre concerti, di cui uno acustico. Ma ci sarà tempo per parlarne.


lunedì 26 agosto 2013

Never Ending Tour, il senso.

Prendiamo due colossi assoluti della discografia, italiana e d'oltreoceano.
Lucio Battisti e Bob Dylan: ovvero mai nessun tour Vs. un tour che non si ferma da decenni.
E teniamo presente l'idea -che pare albergare nella mente del Boss...- di seguire l'idea dylaniana (o dylaniata) di gironzolar per il mondo non fermandosi più.

Si potrebbe porre il contrasto tra la concezione della Musica come "dico quel che ho da dire, e del rapporto diretto col pubblico mi importa nulla" e, quantomeno, il ruolo centrale, fondamentale, dell'incontro col tuo pubblico come colonna vertebrale del "discorso musica".

Lucio è morto prima che morissero le sue idee, teniamone sempre conto. Ma è certo che se non ha incontrato il pubblico dal '71 al '98, molto probabilmente non lo avrebbe incontrato dopo...

Dylan e Springsteen stanno, da anni, facendo dell'altissimo artigianato, ma le Idee (maiuscole) per entrambi sono finite da millenni.

Dunque portare perennemente in giro il proprio meraviglioso spettacolo, la propria "livin' legend", la propria messa quotidiana, è percepito, forse, come il migliore e probabilmente unico modo di avere un ruolo realmente attivo (nel senso più lato del termine) nel "discorso musica".

Non dimenticando, ovviamente, che i dischi non si vendono più e che le emozioni del concerto sono (per ora) l'unica cosa non taroccabile, e dunque è giusto -e lo dico senza critica alcuna- che ci sia un discorso economico ben preciso.

Se sia preponderante o meno sul resto, ciascuno la pensi come vuole.

Baci

lunedì 19 agosto 2013

studio, prove e live, rapporti su cui riflettere

sarà l'età....non ne dubito....
ma mi sono trovato sempre più spesso, diciamo negli ultimi due anni..., a riflettere sulle varie "pagine" della musica suonata...che potremmo riassumere nel trittico "prove-studio-live".

Bene, diciamocelo subito: lo studio è bellissimo, ma costa. Soldi e impegno. E, o intorno a te o al tuo gruppo gira un'industria, o un'industrietta, tale da consentire quantomeno l'ammortizzazione delle spese, o altrimenti si rischia davvero che il gioco non valga la candela....

I concerti sono strani.... ci sono esperienze assolutamente indimenticabili, che danno un senso a tutto ciò che gira intorno (...note, amicizia, musica, applausi, muntà e smuntà il palco, fare il soundcheck, parlottare con tutti, sfiniti, dopo la suonata davanti a una birra) e serate nelle quali ti chiedi "che cazzo son venuto a fare qui...?", "cosa mi ha dato sta serata...?"
E' sicuramente una questione di età...(o anche una questione di età)..., ma sta di fatto che, a vent'anni, nell'angolo sperduto di un baraccio dove a nessuno importa di te ci puoi anche stare, tanto poi esci e ti inculi le nuvole.
Ma dopo....ragàs...dopo non ha nessun senso....(se non, per alcuni, quello di scappare da casa...ma questo lo rimandiamo all'approfondimento "la musica suonata e le famiglie d'origine", sottotitolo "il concetto di ficaieio"...)...

Il bello, amici miei, sono le prove. Vivere i pezzi con gli amici, sentirli crescere e cambiare, bersi qualcosa, fumarsi il sigarillo, prendersi per il culo ed aspettare che amici ti vengano a trovare con qualche beveraggio inedito...
Insomma, sta a capirlo, ma alle prove c'è il Dio Gusto che aleggia....altrove non sempre viene a trovarti, oppure si vende a prezzi non sempre accessibili, o costi non sempre accettabili......


Così, perché mi garba, linko di seguito le prove dello splendido disco "Sconcerto", di Mina, sulla musica di Modugno. Un disco -in fondo- di jazz di notevolissimo valore. Tanto che Mina ha deciso di pubblicarne le prove. Prove che son meglio di un concerto, e son belle (quasi?) quanto un disco.

Baci


domenica 18 agosto 2013

canzoni da omo, canzoni da dòna....niente spaventa il Trio Quater


la sezione "Affari Italiani" da sempre (anche con la vecchia formazione) ha sentito di avere una missione precisa: recuperare la grande canzone italiana, con ampi e perigliosissimi tuffi anche nel repertorio femminile...

ovviamente si tratta di "recupero" sui generis, con adattamenti di linguaggio e citazionismi tipici dello stile e del gusto del Trio Quater (che avrebbe l'ambizione assoluta di essere meno semplice di quanto potrebbe apparire....teoria maliziosa, se ci pensiamo...: davanti a un fallimento misero è sempre pronto il piano B : "è così bello essere semplici"....)

esempio supremo di quanto sopra, la registrazione, tratta dalle ultime prove, di "parole parole", ove c'è tutto: citazionismo, tuffo nel repertorio femminile e, speriamo, libidine......

baci

venerdì 16 agosto 2013

HH we take care of our own e il continuo miracolo delle prove

Capitano sere nelle quali si suona maluccio e un paio di pezzi vengono benissimo.....oppure il contrario...o sere interamente baciate dal Dio della Musica....

Questa traccia viene fuori da una serata di prove modesta ma non da buttare....ma qui l'energia, perlopiù su un pezzo suonato centinaia di volte, è venuta fuori così, di sorpresa, bella schietta e sana....

Questo il bello delle prove, e del tenere continuamente vivi i pezzi (...perché i pezzi sono cosa viva!)...: li muovi, li cambi, ci balli insieme, ci litighi, ci smadonni e ci fai la pace...., li prendi a calcinculo e ci fai l'amore.

E' bellissimo.
E' ciò che rende infinitamente più bella una sera di prove con gli amici che un concerto modesto (e ne capitano...) in locali insulsi...tanto da mettere una bandierina in più...
baci

link:

https://docs.google.com/file/d/0B8ondvkq6I8LaEYwT0tDcGp5cGM/edit?usp=sharing

mercoledì 14 agosto 2013

Trio Quater, figlio così bello (e sfortunato?)


Mi sento un po' come quei genitori che si trovano ad amare incondizionatamente il figlio geniale e sfortunato (... che magari mai si chiarirà, fino in fondo, quale fosse il reale confine della sua genialità...e quale quello della sua sfortuna....oddio....sfortuna peraltro limitata al fatto che si tratta di un gruppo ambizioso che ha suonato generalmente poco.., non certo relativa al "prodotto finito" che "ci innamorò" da subito, profondamente ed incondizionatamente).

Progetto ambizioso, che ha visto cambiare protagonisti ed ha vissuto separazioni emotivamente dolorose e entusiastiche nuove assunzioni.

E che sempre ha avuto, di base, l'ambiziosissimo progetto (cui tuttora tengo moltissimo) di tenere viva la grande canzone d'autore italiana, i cui protagonisti o sono morti materialmente o artisticamente o, come l'amato (e molto suonato) Fossati, sono ritirati a vita privata.
Grandi canzoni, anche del repertorio femminile, riarrangiate per coerenza con i mezzi a disposizione...

(PS: per sfogo, comodità e libidine, il Trio Quater ha una piccola sezione di blues, che ciclicamente ritorna, sotto le mentite spoglie di "blues affair" o di "rumble asses"....ma queste sono altre storie, delle quali si racconterà....)

martedì 13 agosto 2013

Backsteets, discreta montagna da scalare....

Backstreets è uno di quei pezzi del Capo che, come ben dice il nostro hammondaro Tambu, potremmo definire di "musica classica"....dove ognuno ha il proprio ruolo, e tale va rispettato, quasi fossero parti di viole, contrabbassi o violoncelli...
Ognuno al suo posto.
E la ritmica, la cadenza, di questa canzone sono di una difficoltà "di tenuta" imbarazzanti.
In queste cose la E Street è assolutamente grandissima, nel suo saper fare una perfetta "cagnara controllata".

Noi, modestamente, con recidiva cadenza, ci proviamo.
Ci provammo nell'era iniziale degli HH, per suonarla un paio di volte dal vivo, per poi accantonarla, molto poco soddisfatti del risultato di allora.

Ora, con l'innesto del Taliban Tambu e dell'altrettanto Taliban Biri, ci siamo tornati sopra. Con risultati che cominciano a darci una parte di ragione.

Facendo un paragone gastronomico...: il piatto non è ancora pronto e non è ancora del tutto definito....ma si può, come dire, assaggiare e iniziare a gradire....

A questo link, le prove di ieri sera......

https://docs.google.com/file/d/0B8ondvkq6I8LWXREMXAxT25WRnc/edit?usp=sharing

domenica 11 agosto 2013

Hungry Hearts back in your arms


La masturbatorietà della Musica, l'insano e soprattutto insensato voler lasciare qualcosa ai posteri, oppure, più semplicemente e più realisticamente, il giocare tipico di bimbi che non crescono, ci porta a registrare le prove molto spesso, soprattutto quanto sono aperti cantieri nuovi (cosa che con gli Hungry Hearts, nostro tributo a Springsteen, avviene quasi sempre...)
Questa è roba per cultori (pubblicata nel meraviglioso cofanettone "Tracks", del Nostro), registrata da noi la settimana scorsa....
Io canto e suono la terza chitarra, per chi non lo sapesse....e per informazioni sui "personaggi del dramma" (cit. Ellington) si vada al seguente entusiasmante link....
http://www.facebook.com/hungryheartstribute

ma perché?

forse, semplicemente, perché è estate, c'è qualche piccolo angolo di tempo in più, si bilancia e gioca con presente e passato...e, come dire, si sente un'insana (ma molto più probabilmente inutile...) voglia di parlare di musica, di creare un angolino piccolo piccolo dove disquisire (anche da soli, creando un totem alla masturbatorietà di fondo della Rete...) della Musica fatta, da fare, ascoltata e da ascoltare.... ma sì, dai.... apriamo queste pagine e vediamo di dar loro un senso.... un senso che ha una sola parola d'ordine...: Musica. Sempre e solo Musica. Per parlare d'altro e vivere altro ci son diversi posti, pure troppi.... baci a tutti, a chi legge, vede ed ascolta, e a chi invece no.... (iniziamo a linkare la mia pagina youtube....dove un sunto ben definito del già fatto è a tiro di tutti, e costantemente aggiornato...)
https://www.youtube.com/user/primiballi