lunedì 13 novembre 2017

la sensazione di leggera follia dei live anziani





Per la milionesima volta, mi ero detto "boh, è finita".
E stiamo tranquilli che passa una settimana e magari me lo ridico di nuovo....
Ogni volta, da un po' d'anni a questa parte, una interruzione dei nostri piccoli concertini mi porta ad inutili quanto inevitabili riflessioni sui massimi sistemi.


Smettere di suonare....? Mai, solo quando sarò costretto a smettere anche tutto il resto.
Smettere di suonare in giro....? Beh, questa variante del programma ha elementi molto più complessi e discutibili.


I locali in crisi, la stanchezza del lavoro, un pubblico a volte che ti fa realmente chiedere "ma perché l'ho fatto...?" (per fortuna piuttosto raro), e una serie di botte di sfiga che aumentano, normalmente, in maniera direttamente proporzionale all'età... tutto indurrebbe a -detta in estrema sintesi- preferire il calore del divano. E, un par di volte a settimana e senza stress, il "calore" (virgolette d'obbligo: in una delle due sale prove fa un freddo bestiale) delle prove.


Ma poi capita di doverlo e volerlo fare, il live.


Primo perché ti cercano amici, per serate finalizzate a scopi benefici o ad altri allettanti progetti carichi di quel mellifluo e sognante futuro tipico delle cose musicali.
E non sai (ma in fondo non vuoi) dire di no.


E va a finire che dopo mesi di silenzio (ormai anche dall'ultima delle presentazioni springsteeniane acustiche) si torna due volte live in una settimana.
E torna quella bella sensazione (come direbbe Lucio, di leggera follia) del palco, degli applausi, dei coretti, delle birre, del casino che diventa progressivamente silenzio, fino a quello, assoluto, della sala prove in piena notte dove si mettono a riposare i ferri del mestiere, raggiunga col solito sigaro in bocca ed il solito Jarrett nella radio.


Insomma, bello. E finché si può, si fa.


Sotto, due estratti, uno del nuovo TDK80, tributo acustico al Decennio, che raccoglie brani che hanno attraversato i miei gruppi (Bourbons, Piciarle, Trio Quater) in quasi trent'anni, insieme ovviamente a nuovi pezzi, ed uno del "ritorno" in gran spolvero degli Hungry Hearts, col tiro a la partecipazione che dall'audio si percepiscono benissimo (eccome!).


Baci





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