lunedì 15 marzo 2021

Creuza de ma, tra amore e sfida

Avevo 14 anni quando comprai, al mercato della mia città, una cassettina taroccatissima (ma registrata dignitosamente) di "Creuza de ma", il nuovo, originalissimo ed apparentemente incomprensibile disco di Fabrizio De André.

E non pensiamo che allora Faber fosse un novellino: era già una leggenda vivente che osava, con questo disco, regalare un'opera di stampo etnico ed in dialetto genovese (semi-arcaico)....

Appena prima Battisti sperimentava un'elettronica mai vista nel nostro Paese, e, poco prima e  contemporaneamente, Battiato dava alle stampe i dischi migliori della sua carriera...; Lucio Dalla passava dal suono degli Stadio alle nuove sperimentazioni. Insomma, anni non proprio banalotti e senza sorprese.

Va detto: la sorpresa di Faber fu realmente la più stravolgente ed entusiasmante. La prima volta che sentii il mercato e la voce della donna alla fine della title track  provai una profonda commozione che, va detto, si ripete ogni volta che l'ascolto ancora dopo quasi 40 anni.....

Col progetto Lockdown Blues il gioco è stato quello di interpretare qualche canzone nostra ma, soprattutto, una serie di canzoni che amiamo moltissimo e che non avevamo mai osato fare....: di fatto si registra ciascun per sé, con più attenzione e precisione....insomma: si può cercare di volare un pelino più alto.

E, dopo un po' di pezzi, mi son detto: proviamoci. La sfida con Faber è impossibile, e dare un "tocco" a questo brano poteva sembrare una missione quantomeno difficilissima.

Mi riconosco un'idea: dire al fido blues brother Umbe di fare le chitarre "come se a suonarla fosse Ry Cooder", oppure di far finta che oltre al mare ligure vi sia il Delta del Missisipi....e così è venuto fuori il tocco originale in un brano nel quale era davvero un'impresa pensare a qualcosa di diverso. Per renderla ancora più "Ry Cooder" Umbe ha coinvolto l'ottimo Marcello Milanese, una comparsata che ci onora non poco, il quale evidentemente ha apprezzato la nostra traccia, pensando di poterci dare una pennellata che giudico piacevolissima e fondamentale nell'insieme.

Per quanto riguarda me ho studiato, e non poco, un testo ed una pronuncia cui volevo assolutamente rendere giustizia. Il fatto che dopo moltissimi ascolti nessun zeneise mi abbia massacrato lo giudico un punto positivo....

Sta di fatto che interpretando questo brano ho voluto dare voce e cuore alla Genova che amo, a un artista che amo, ricordando colui che mi insegò le canzoni della tradizione genovese, e che a Genova studiò (e che i genovesi m'insegnò a conoscere, nella loro splendida e a volte insopportabile unicità), ed a cui questo brano, in questa versione, dedico, nella consapevolezza che sarà difficile ci esca qualcosa di meglio..... ;)

ASCOLTA CREUZA DE MA SU SOUNDCLOUD




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