Allora, fioi, la nostalgia delle prove e dei concerti è tanta.
Suonare soli è bello ma però.
Dunque col blues brother Umbe abbiamo pensato di fare una cosa a distanza.
Ma non un pezzo pulitino da studio (non ne abbiamo i mezzi, né le capacità, e poi l'intenzione era di fare una cosa spontanea)....
E allora, nell'impossibilità di suonare in diretta su una qualunque piattaforma (le connessioni traballine e i ritardi imbarazzanti rendevano la cosa davvero impensabile) abbiamo deciso di suonare come in presenza, decisamente low fi e senza trucchi di sorta, solo ciascuno chiuso nel suo lockdown blues. Prima io con voce e chitarra, poi lui con la sua chitarra. Poi appiccicando tutto con il più banale e gratuito dei software.
Quando il suono sporco è una scelta obbligata, ma fa godere (è colpa di Waits e di quelli come lui...: son stati loro a rovinarci).....
La cosa ci è piaciuta parecchio, e la ripeteremo.
Ci voleva una cosa fumosa e notturna, e questo pezzo di Capossela ci sembrava perfetto.
PS: lockdown blues sarà una piccola serie di filmati e registrazioni, in solitaria e non.
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