Ho scribacchiato la prima canzone (che oggettivamente mi par di ricordare orrida...) quando avevo circa 17-18 anni, dunque più di trent'anni fa.
Da lì in avanti scrivere canzoni è stato come per molti scrivere un diario, o delle poesie....un'attività quasi giornaliera, tra il consolatorio ed il masturbatorio, sicuramente un'attività utile quanto psichiatrica.
Una cura.
Personalissima. Roba da cassetto (o da posteri).
Tranne un brevissimo periodo di trattative con un produttorone milanes-genovese, non ho mai pensato che potesse essere qualcosa più di quanto sopra indicato.
Suonare e ascoltare musica per me è ossigeno. Ma è un ossigeno etero-indotto. Vivo di roba d'altri, di interpretazione.
Non ho mai sentito l'impulso di suonare cose mie in pubblico, o di farle sentire ai miei gruppi (che infatti mai le hanno mai sentite).
E allora...perché?....E Perché ora...?
Forse perché diventando vecchi si capisce che, almeno una volta nella vita, vale la pena di provare (quasi) tutto.
Ed ora soprattutto perché Andrea Saidu, ottimo cantautore, musicista, tecnico del suono e di sala di registrazione, e soprattutto carico amico, mi ha piacevolmente "stressato" per sentire qualcosa di mio.
Si è dunque posto il problema della scelta di cosa fargli sentire.
Passando in veloce rassegna solo una minima parte di questo sconfinato "diario psichiatrico in musica" m'è venuta in mente, prima che il lavoro si facesse insopportabilmente faticoso, "Cowboy Della Bassa", un pezzo scritto con più piani di lettura (piuttosto evidenti, peraltro, ...poi, come sempre, potrebbe esserci di mezzo il solito Freud....)....
L'idea era quella di proporre un brano fortemente "emiliano" a Ligabue (l'idea più bella sarebbe stata, ben utopistica, quella di un duetto con Vasco)....quindi un brano meno intimistico, più paraculo, più pensato (anzi....: uno dei pochissimi pensati) per essere ascoltato......
Meno "mio" degli altri e più ipoteticamente orecchiabile...
Un brano, a suo modo, divertente.
Che poi portasse con sé anche l'eco dei cowboys della Bassa che siamo stati anche noi in passato, in meravigliose scorribande con amici ancora attuali, antichi e alcuni purtroppo perduti, beh, non si può negare... E il nostro far west era la Bassa emiliana (quasi-cit).....
Ma la musica serve anche, se non soprattutto, a quello...: ad evocare mondi passati e mondi in cui ciascuno può trovare qualcosa di proprio....
Spero vi piaccia e si renda ascoltabile e piacevole alle vostre orecchie ed alle vostre anime.
Ma non ora.
L'uscita sarà autunnale, perché così dev'essere. E quest'anno l'autunno vero tarda ad arrivare....
Ci si tiene aggiornati.
Baci
PS: una piccola curiosità, nella realizzazione del brano. Oltre ovviamente alle voci principali, ho suonato (benché da un trentennio mi si veda in giro chitarra-munito) batteria e piano/tastiere. Il resto è tutto by Saidu.
Nessun commento:
Posta un commento