Quando mi comprarono un sassofono contralto Grassi, che chiesi pervaso dall'amore per Lucio Dalla e per i primi dischi di jazz, e andai con mio papà a parlare col Maestro di Musica Remo Panario, era il 1982.
Quando venni scaraventato su un palco la prima volta, era il 1983. Prima dell'estate.
Remo ti lanciava sul palco come l'insegnante di nuoto di butta in piscina. Ti passa la paura. Qualcosa devi fare per forza. Devi..."portarla a casa".
Era il Re degli orchestrali, dei piccoli musici di provincia. Era meglio di qualunque assessore o servizio sociale.
Tantissimi ragazzi che si sarebbero dedicati ad altro (e magari non sempre a cose "belle"....) grazie a Remo si sono dedicati alla Musica, si sono innamorati della Musica, e nella Musica hanno avuto una fedele, e perenne, compagna di vita. Spesso la migliore.
E credo, piccolo ma enorme dato, che nessuno ricordi Remo senza il suo sorriso.
Ieri sera lo abbiamo ricordato con gli HH in Piazza Malaspina (la piazza più bella di Tortona, dove ebbi la fortuna di suonare già in passato)...con un sacco di gente, malgrado la pressoché totale assenza di pubblicità.
E' stata una serata meravigliosa, perfetta.
Tortona, che quando non è fredda è velenosa, o è tutt'e due, ieri è stata al gioco.
Ha cantato, ballato, fatti i cori. Oseremmo dire che si è divertita, e che l'abbiamo fatta divertire.
Ci siamo riusciti...
E la gente era gente comune, che ha goduto la Musica. Ovvero...: ciò che sarebbe piaciuto a Remo. Pubblico e Musica.
Nessun interesse riverso o nascosto, nessuna politicata da promuovere, surrettiziamente o ufficialmente, le Autorità rigorosamente (tutte, vecchie e nuove) assenti, a significare che tra il popolo e chi meglio lo ha rappresentato non v'è bisogno di intermediari.
Solo il gruppo, la gente, e lo spirito di Remo che, a vent'anni dalla sua partenza per l'Altrove, era evidentemente lì a godersi le note dei suoi ex alunni (e a tenere lontane le nuvole cattive che venivano date per scontate.....)
Baci.